Corsie bollenti con disagi per lavoratori e utenti. All’Irccs-Neurolesi sono autentici giorni di fuoco: lo denuncia la Uil-Fpl attraverso una diffida spedita all’azienda, nella quale si segnalano le criticità riscontrate. Il sindacato denuncia il malfunzionamento dell’impianto di areazione-climatizzazione.
La nota firmata da Livio Andronico, Maurizio Celona e Nino Nunnari, rispettivamente segretario generale e segretari aziendali di Piemonte e Irccs-Neurolesi, è stata spedita ai vertici dell’azienda.
“La Uil-Fpl, facendo seguito a numerose segnalazioni da parte dei lavoratori, è venuta a conoscenza del persistere dei disagi a discapito degli stessi, a causa del malfunzionamento del sistema di Areazione in diverse unità operative di codesto IRCCS. Infatti, nonostante le anomale temperature registrate all’interno del Pronto soccorso , a tutt’oggi, con grandissima indifferenza da parte del commissario straordinario, nulla è stato disposto da codesta amministrazione, per la risoluzione della problematica in questione, che sta causando situazioni di malessere fisico ai lavoratori e agli utenti stessi. Anche all’interno del blocco operatorio, le condizioni di lavoro sono ormai insopportabili a causa dell’elevata temperatura registrata, che certamente può essere causa di proliferazione di microorganismi patogeni, con tutte le ricadute negative nei confronti dei pazienti che possono subire gravi infezioni ospedaliere. Pertanto, la Uil-Fpl diffida codesta amministrazione a provvedere con urgenza, al ripristino a pieno regime dei sistemi di climatizzazione nelle succitate unità operative, al fine di tutelare l’integrità psico-fisica dei lavoratori. Si fa altresì presente, che i locali spogliatoio del Presidio Casazza sono privi di climatizzazione, mentre quelli del P.O. Piemonte a tutt’oggi, il sistema di climatizzazione non è stato ancora attivato, con tutti i disagi facilmente immaginabili. In assenza di urgente riscontro, trascorsi cinque giorni dal ricevimento della presente, la scrivente sarà costretta a denunciare la questione all’Ispettorato del Lavoro, nonché agli organi preposti al controllo della salubrità dei luoghi di lavoro”.
Conclude la nota dei dirigenti sindacali di Uil-Fpl Messina.